Giro d’Italia: la scultura per Felice Gimondi

Il passaggio a Bergamo del Giro d’Italia 2023 e il 50esimo anniversario dalla vittoria di Barcellone di Felice Gimondi, hanno creato i presupposti per liberare la fantasia e progettare una scultura che omaggiasse il campione orobico. L’opera ispirata a Felice Gimondi, infatti, è nata su ideazione di Gianpaolo Sana e Domenico Bosatelli ed è stata realizzata per mano dello scultore Emiliano Facchinetti.

Una scultura che ritrae Gimondi nella vittoria della Milano Sanremo del 1974, uno dei successi di cui andava maggiormente fiero. E ad un grande personaggio doveva corrispondere un’opera altrettanto maestosa e ricca di emozione. Su questi presupposti si è basata la progettazione di tutti gli elementi che avrebbero composto la scultura, rigorosamente in legno.

La scelta è ricaduta sull’essenza di cedro, legno resistente e ben lavorabile. Tuttavia per realizzare l’ambizioso progetto Emiliano ha dovuto inventare una soluzione dedicata, costruendo un telaio di ferro e creando la scultura in legno in due metà speculari per poi incollarle tra loro e rivestirne interamente il telaio. Un lavoro di abbinamento tra arte e tecnologia che è stato possibile grazie allo speciale team messo a disposizione da Gianpaolo Sana.

«È una vera emozione presentare questa scultura, ma è doveroso iniziare ricordando Domenico Bosatelli, un caro amico e compagno nell’ideazione di questo progetto. Sono certo che se fosse qui, dimostrerebbe lo stesso entusiasmo che provo io – commenta Gianpaolo Sana a capo dell’azienda di famiglia – e ripercorrendo velocemente le tappe di questa avventura, posso dire che tutto è nato dall’idea di omaggiare un campione, ma prima di tutto un uomo che ho avuto l’onore di conoscere da vicino: Felice Gimondi. Fraterno amico di mio papà Tino Sana, Felice rappresenta ancora oggi l’emblema dello sportivo determinato, caparbio e capace di imprese incredibili».

Sul basamento dell’opera è riportata una frase suggerita dal Cav. Alfredo Ambrosetti, anch’egli grande amico di Bosatelli, “Il rumore non fa bene. Il bene non fa rumore” e che rappresenta lo spirito del grande campione bergamasco.